Resto al Sud 2024, la misura di finanza agevolata di Invitalia, continua a essere uno dei principali strumenti per incentivare la nascita di nuove imprese nelle regioni del Sud Italia. Grazie a questo incentivo, chiunque desideri avviare un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno può accedere a importanti agevolazioni finanziarie, rendendo più semplice trasformare un’idea in realtà. Il programma, gestito da Invitalia, è stato pensato per favorire la crescita economica di aree tradizionalmente meno sviluppate, offrendo un’opportunità concreta a giovani e meno giovani di diventare protagonisti del rilancio del territorio.
Se hai un progetto imprenditoriale e risiedi in una delle aree coperte dall’iniziativa, come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, Resto al Sud potrebbe essere la soluzione perfetta per aiutarti a finanziare il tuo sogno imprenditoriale. I settori coperti sono molteplici: dal commercio al turismo, passando per i servizi e la produzione. Non solo avrai accesso a contributi a fondo perduto ma potrai anche beneficiare di finanziamenti agevolati con condizioni vantaggiose.
Puoi partecipare al progetto realizzando un Business Plan, ma ti consiglio di farti supportare da un Commercialista esperto in modo da poter preparare al meglio la domanda.
Resto al Sud, requisiti d’accesso.
Per poter beneficiare dei finanziamenti offerti da Resto al Sud 2024, è fondamentale soddisfare una serie di requisiti specifici. Innanzitutto, l’iniziativa è rivolta a individui di età compresa tra i 18 e i 56 anni non compiuti, residenti in una delle regioni del Sud Italia o nelle isole. L’obiettivo è sostenere coloro che sono disoccupati o che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, offrendo loro l’opportunità di avviare una nuova attività imprenditoriale.
È inoltre importante notare che Resto al Sud non è compatibile con altri incentivi simili già ricevuti per l’avvio di imprese. Questo significa che chi ha già beneficiato di contributi statali per l’imprenditoria non può fare richiesta. Tuttavia, chiunque abbia una buona idea imprenditoriale e non rientri in queste limitazioni, può presentare domanda e tentare di ottenere il finanziamento.
Le agevolazioni previste da Resto al Sud coprono fino al 100% delle spese ammissibili per l’avvio di una nuova impresa. Il finanziamento è strutturato in modo tale da includere un 50% di contributo a fondo perduto, mentre il restante 50% è costituito da un prestito agevolato da restituire entro otto anni. Questo sistema consente di ottenere le risorse necessarie per avviare l’attività, senza dover affrontare fin da subito un carico finanziario troppo oneroso.
Resto al Sud 2.0: Cosa Aspettarsi?
In molti attendono con grande interesse il lancio di Resto al Sud 2.0, una versione aggiornata del programma che dovrebbe portare con sé novità significative. Sebbene non siano ancora stati divulgati dettagli ufficiali, si prevede che questa nuova fase dell’iniziativa possa ampliare ulteriormente le possibilità per chi desidera avviare un’impresa nel Sud Italia.
Resto al Sud 2.0 potrebbe estendere l’area geografica di applicazione e includere ulteriori settori di attività, offrendo a un numero maggiore di aspiranti imprenditori la possibilità di partecipare. Si ipotizza anche un ampliamento delle fasce d’età ammissibili, per consentire anche a persone più mature di accedere ai benefici, e una maggiore flessibilità nelle modalità di erogazione dei finanziamenti. Queste innovazioni mirano a rafforzare ancora di più il tessuto imprenditoriale del Sud Italia, favorendo lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Requisiti Attesi per Resto al Sud 2.0
Sebbene non ci siano ancora informazioni ufficiali, è lecito attendersi che i requisiti per accedere a Resto al Sud 2.0 saranno simili a quelli attuali, con alcune modifiche per rendere il programma ancora più inclusivo e flessibile. Tra i cambiamenti attesi, oltre all’estensione delle fasce d’età, ci potrebbe essere una maggiore attenzione verso le imprese già esistenti che vogliono espandersi o diversificare la propria attività. Questo offrirebbe un’ulteriore spinta allo sviluppo del territorio, non limitandosi solo alle nuove iniziative, ma sostenendo anche la crescita di quelle già avviate.
Inoltre, Resto al Sud 2.0 potrebbe prevedere un’ulteriore semplificazione delle procedure burocratiche, riducendo i tempi di attesa per ottenere i finanziamenti e rendendo più accessibili le risorse. Tutto ciò contribuisce a rendere il programma sempre più appetibile per chiunque voglia mettersi in gioco e diventare imprenditore nel Mezzogiorno.
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